Come il Personal Branding a lavoro può trasformare la tua carriera
Perché alcuni professionisti emergono sempre, e altri restano nell’ombra? Nel mondo del lavoro di oggi, non basta più avere competenze solide e un buon curriculum: per crescere professionalmente e distinguersi all’interno di un’organizzazione è fondamentale saper comunicare il proprio valore e usare il personal branding a lavoro.
È qui che entra in gioco il personal branding, ovvero la capacità di costruire e trasmettere un’immagine professionale coerente, autentica e riconoscibile. Saperlo usare in modo strategico può diventare un alleato prezioso per raggiungere i propri obiettivi, farsi notare dai responsabili, accedere a nuove opportunità e crescere all’interno di un team aziendale.
In questo articolo vedremo come applicare il personal branding nella vita lavorativa quotidiana, con una serie di consigli pratici e spunti utili per valorizzare le proprie competenze, comunicare in maniera efficace e costruire relazioni professionali di qualità.
14 fondamenti del personal branding a lavoro:
1) Racconta chi sei
Nel dinamico mondo professionale di oggi, il personal branding a lavoro assume un significato completamente nuovo. La comunicazione interpersonale e virtuale gioca un ruolo fondamentale per il successo professionale.
Saper raccontare chi sei e cosa sai fare non è più un “plus”, ma una competenza essenziale. Non basta aggiornare il curriculum o avere un profilo LinkedIn: significa costruire una presenza autentica, coerente e riconoscibile in ogni contesto, online e offline.
Un personal brand forte ti permette di:
- distinguerti in un mercato saturo di professionisti
- creare fiducia immediata nei tuoi interlocutori
- attrarre opportunità che altrimenti resterebbero invisibili
- consolidare relazioni durature e di valore
Il punto di partenza? Chiarezza di te stesso.
Capire chi sei, quali valori rappresenti e quale messaggio vuoi trasmettere. Senza questa base, ogni strategia rischia di essere solo fumo negli occhi.
Nella mia Accademia di Personal Branding Semplificato© ed Etico e nelle consulenze individuali accompagno le persone proprio in questo percorso, aiutandole a dare coerenza al loro profilo professionale e a renderlo una leva concreta di crescita.
Se anche tu senti che è arrivato il momento di costruire un brand autentico che ti rappresenti davvero, ti invito a scoprire i miei percorsi: potresti trovare proprio lì la spinta che ti serve per fare il salto di qualità.
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2) Identifica il tuo valore professionale unico
L'identificazione del proprio valore professionale è un processo che parte da una domanda fondamentale: chi siamo veramente nel contesto lavorativo?
Per costruire un'identità professionale solida, dobbiamo prima capire:
- I nostri valori guida
- Le competenze distintive
- Gli obiettivi professionali
- Lo stile di leadership personale
È utile comprendere come il lavoro definisca gran parte della nostra giornata e costituisca una delle principali fonti dell'identità e del senso di valore a livello personale.
Ed è proprio qui che spesso nasce la sfida: mettere insieme tutti questi elementi in un racconto coerente di chi siamo e di cosa possiamo offrire. Non è sempre facile, soprattutto quando ci sentiamo divisi tra ciò che sappiamo fare e ciò che desideriamo realizzare.
Per questo, nel mio libro “Blog per l’Anima”, ho voluto raccogliere riflessioni, esercizi e spunti pratici che aiutano a riconnettersi al proprio valore professionale e personale.
È un percorso che non parla solo di strategie, ma di autenticità: un invito a raccontarsi in modo vero, senza maschere, per trasformare il lavoro in uno spazio che rispecchia davvero chi siamo.
3) Diventare protagonista col personal branding
Hai mai notato che, in un ufficio o in un team, c’è sempre chi riesce ad attirare le occasioni migliori, mentre altri – pur avendo le stesse competenze – restano dietro le quinte? La differenza non sta solo nella bravura, ma nella capacità di comunicare il proprio valore.
Il personal branding a lavoro significa questo: diventare il protagonista della propria storia professionale, far sì che le persone si ricordino di te non solo per ciò che fai, ma per come lo racconti e lo trasmetti. Ogni parola, ogni gesto, ogni interazione contribuisce a creare un’immagine che apre (o chiude) porte.
Ecco cinque consigli per costruire un personal branding efficace sul posto di lavoro.
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Racconta il tuo valore, non solo il tuo ruolo
In pratica: invece di dire “mi occupo di reportistica”, puoi dire “trasformo i dati in informazioni utili per prendere decisioni rapide”.
Non limitarti a dire cosa fai, ma evidenzia come il tuo lavoro porta benefici concreti al team o all’azienda. Un collega che “risolve problemi” viene ricordato più facilmente di uno che “fa solo il suo compito”.
Esempio in ufficio: quando consegni un lavoro, aggiungi una frase come “questo documento aiuta il team a individuare subito le aree di miglioramento”. -
Coltiva relazioni autentiche
Esempio in ufficio: dopo una riunione, puoi dire “ottimo il tuo intervento sulla gestione clienti, mi ha dato uno spunto utile anche per il mio progetto”.
Il personal branding non è autopromozione fine a sé stessa. Crea connessioni reali con colleghi e superiori, ascolta, condividi idee e sostieni gli altri: questo rafforza la tua reputazione e ti rende una presenza positiva nel team.
In pratica: chiedi, con gentilezze e sentito interesse, aggiornamenti ai colleghi sui loro progetti, non solo quando ti serve qualcosa. -
Mostra competenza anche fuori dal tuo perimetro
In pratica: condividi con il team articoli, best practice o idee che non riguardano solo la tua area ma che potrebbero essere utili a tutti.
Offriti per progetti trasversali, partecipa a riunioni in cui puoi dare un contributo, condividi articoli o insight utili. In questo modo diventi un punto di riferimento non solo per le tue mansioni, ma per l’intera organizzazione.
Esempio in ufficio: “Ho letto questo studio sulle nuove tendenze del settore, credo possa aiutarci a migliorare il nostro approccio al cliente”. -
Cura la comunicazione personale
In pratica: usa email chiare e sintetiche, con oggetto parlante e punti elenco per rendere leggibile il messaggio.
Dal tono delle email al modo in cui presenti un’idea in riunione, ogni occasione è utile per costruire la tua immagine professionale. Comunicare con chiarezza, sicurezza e rispetto fa emergere il tuo valore.
Esempio in ufficio: invece di scrivere “ecco il file aggiornato”, puoi scrivere “in allegato il file aggiornato con le correzioni richieste; ho evidenziato le parti modificate per facilitarne la lettura”. -
Fai emergere la tua unicità
Chiediti: cosa ti distingue dagli altri con competenze simili alle tue? Può essere un approccio creativo, la capacità di mediazione o un metodo organizzativo efficace. Metti in evidenza queste caratteristiche: sono ciò che ti farà uscire dall’anonimato.
In pratica: metti in risalto ciò che ti distingue, anche in piccole occasioni. Se sei bravo a sintetizzare, offriti di fare un recap delle riunioni; se hai doti organizzative, proponi un metodo per gestire meglio i task del team.
Esempio in ufficio: “se volete, preparo io una sintesi della riunione così abbiamo tutti chiari i prossimi passi”.
4) Allinea il tuo personal brand con la cultura e il brand aziendale
Quello che rende unico il personal branding in ambito lavorativo è la sua duplice natura: da un lato, rappresenta chi siamo come professionisti, dall'altro deve allinearsi con l'identità aziendale. I collaboratori di un'azienda diventano veri e propri punti di contatto dell'identità sia del brand che dell'organizzazione.
Allineare il proprio personal brand con la cultura e il brand aziendale significa valorizzare la propria identità professionale senza andare in contrasto con i valori dell’organizzazione. In pratica, si tratta di trovare un equilibrio tra ciò che ti rende unico e ciò che l’azienda promuove come stile, missione e modo di lavorare.
Se, ad esempio, lavori in un contesto che mette al centro l’innovazione, mostrare curiosità, apertura al cambiamento e spirito propositivo rafforzerà sia la tua immagine sia la coerenza con il brand aziendale. Allinearsi non vuol dire annullarsi, ma dimostrare che il tuo contributo personale è in sintonia con la direzione dell’azienda: così sarai percepito come una risorsa autentica, credibile e strategica.
L'allineamento del personal brand con la cultura aziendale è un'arte!
Secondo recenti studi, l'80% delle persone considera la reputazione professionale come fattore decisivo nel consigliare un'azienda come luogo di lavoro.
Un brand è veramente "allineato" quando ogni elemento, dalle strategie di comunicazione alle operazioni quotidiane, è in sintonia con la mission e la vision dell'organizzazione.
Ecco 3 consigli pratici per allineare il tuo personal brand con la cultura e il brand aziendale:
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Studia i valori e il linguaggio dell’azienda
Analizza mission, vision e comunicazione interna: quali parole ricorrono? Che tono viene usato? Integra questi elementi nel tuo modo di comunicare, senza forzature, per trasmettere coerenza. -
Agisci in linea con i comportamenti valorizzati
Se l’azienda premia il lavoro di squadra, renditi disponibile a collaborare; se punta sull’innovazione, proponi idee e soluzioni nuove. Dimostrare nei fatti i valori aziendali rafforza la tua immagine. -
Trova il punto di contatto con la tua unicità
Identifica le tue qualità distintive (creatività, precisione, leadership, empatia) e declinale in un modo che sostenga la cultura aziendale. Così resti autentico, ma vieni percepito come perfettamente integrato nel contesto.
Ed è proprio questa coerenza che fa la differenza: quando il tuo personal brand è in sintonia con la cultura aziendale, diventi non solo un professionista più credibile, ma anche un punto di riferimento all’interno del tuo contesto lavorativo.
Nella mia Accademia di Personal Branding Semplificato© ed Etico accompagno le persone a fare proprio questo: costruire un brand autentico e imparare ad integrarlo con la realtà professionale in cui operano, così da trasformare ogni scelta in un’occasione di crescita e riconoscimento.
La cosa interessante è vedere come questo allineamento possa trasformare i collaboratori nei primi ambasciatori del brand. Quando i dipendenti sono pienamente coinvolti e allineati con la cultura aziendale, diventano naturalmente più propensi a comunicare l'essenza del marchio ai clienti e ai partner.
5) Crea una tua strategia di comunicazione interna
La comunicazione interna è il cuore pulsante del personal branding aziendale, e bisogna trasformarla in uno strumento potente per il successo professionale.
Leggi anche l’articolo Personal branding semplice ed etico per liberi professionisti.
Dovresti creare una tua strategia per costruire relazioni chiave con i colleghi e la chiave per costruire relazioni solide sta nell'ascolto attivo e nell'empatia.
La condivisione di informazioni, idee e progetti non solo favorisce una collaborazione fluida, ma costituisce il fondamento delle relazioni interpersonali nel team!
Ecco i punti chiave più efficaci:
- Mostrare genuino interesse nelle conversazioni
- Praticare l'ascolto attivo
- Mantenere un linguaggio non verbale aperto
- Condividere regolarmente aggiornamenti sui progetti
- Praticare l'empatia e la gentilezza
- Essere chiari e concisi nella comunicazione
Dedica tempo a costruire relazioni professionali autentiche, offrendo supporto agli altri senza aspettarti nulla in cambio.
6) Comunica efficacemente con i tuoi superiori
La comunicazione con i superiori richiede un approccio particolare, perciò chiarezza e concisione sono fondamentali. Per esempio, essere proattivi nel fornire aggiornamenti regolari dimostra impegno e responsabilità.
Come già illustro nella mia Accademia di Personal Branding Semplificato© ed Etico, e nelle mie consulenze, uno dei segreti sta nel feedback! Chiedere e ricevere valutazioni dai propri responsabili permette di identificare punti di forza e aree di miglioramento, guidando la crescita professionale.
Ecco 3 consigli per comunicare in modo efficace con i tuoi superiori:
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Sii chiaro e sintetico
I manager spesso hanno poco tempo: vai dritto al punto, organizza le informazioni in modo logico e usa esempi concreti. Una comunicazione snella è più apprezzata di discorsi troppo lunghi. -
Adatta il messaggio alle loro priorità
Metti in evidenza come il tuo lavoro o la tua proposta risponde agli obiettivi del reparto o dell’azienda. Parlare la “loro lingua” ti aiuta a essere percepito come una risorsa strategica. -
Porta soluzioni, non solo problemi
Quando segnali una difficoltà, affianca sempre un paio di possibili alternative. In questo modo mostri proattività e capacità di problem solving, qualità che i superiori notano subito.
7) Gestisci la tua reputazione nei team cross-funzionali
Lavorare in team cross-funzionali (ossia gruppi composti da professionisti provenienti da reparti diversi) è un'opportunità per il personal branding e per farti conoscere anche in altri reparti.
Il successo in questi team dipende dalla capacità di:
- Comprendere le barriere esistenti tra i reparti
- Sviluppare obiettivi specifici e rilevanti per tutti
- Promuovere la fiducia e il rispetto reciproci
Ecco 3 consigli per gestire al meglio la tua reputazione nei team cross-funzionali:
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Mostra apertura e collaborazione
In contesti con persone di competenze diverse, evita di difendere a tutti i costi il tuo punto di vista. Ascolta attivamente e valorizza i contributi altrui: questo ti farà percepire come una figura costruttiva e affidabile. -
Adatta il linguaggio al pubblico
Non tutti hanno la tua stessa conoscenza tecnica o specialistica. Usa un linguaggio comprensibile e condividi esempi concreti per facilitare la comunicazione tra funzioni diverse. -
Mantieni coerenza e affidabilità
Rispetta le scadenze e sii coerente tra ciò che prometti e ciò che realizzi. Nei team cross-funzionali, la reputazione si costruisce soprattutto sulla capacità di mantenere impegni e di essere un punto di riferimento stabile.
Questo approccio porti a soluzioni più creative e al perfezionamento della qualità dei risultati. Si crea un clima di fiducia basato sul rispetto reciproco e sull'incoraggiare le interazioni informali tra i membri del team.
8) Ottimizzare il profilo LinkedIn per la visibilità interna
In un'era iper connessa, i recruiter utilizzano sempre più i social media e Internet per ottenere informazioni sui candidati.
LinkedIn è il social network professionale per eccellenza, ed è risaputo come sia diventato il primo punto di riferimento per recruiter e datori di lavoro. Con oltre 18 milioni di iscritti solo in Italia, ottimizzare il proprio profilo è fondamentale.
Ecco i miei consigli più preziosi per massimizzare la visibilità su LinkedIn:
- Creare un profilo convincente con foto professionale
- Utilizzare parole chiave strategiche nella headline
- Mantenere aggiornate le esperienze professionali
- Richiedere e fornire raccomandazioni mirate
- Creare contenuti, post e video che fanno comprendere realmente le tue competenze
9) Crea contenuti rilevanti per il tuo settore
Quando condividiamo con costanza articoli, video o riflessioni che raccontano le nostre competenze e passioni, non stiamo solo comunicando ciò che sappiamo fare: stiamo generando fiducia, autorevolezza e connessioni autentiche.
La qualità premia sempre, soprattutto su LinkedIn.
Ecco 3 consigli per creare contenuti rilevanti per il tuo settore:
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Individua i temi che interessano davvero
Segui trend, ricerche di settore e conversazioni online per capire quali argomenti sono attuali e utili ai tuoi colleghi o alla tua community professionale. Concentrati su ciò che porta valore, non solo su quello che ti piace condividere. -
Offri insight pratici e applicabili
Non limitarti a riportare notizie: aggiungi il tuo punto di vista, esempi concreti o suggerimenti operativi. In questo modo i contenuti diventano memorabili e ti posizionano come risorsa autorevole. -
Scegli i formati giusti per il contesto
In azienda può bastare una breve sintesi in una presentazione o un documento condiviso; online, invece, un post su LinkedIn o un articolo di approfondimento. Adatta sempre il formato al pubblico che vuoi raggiungere.
Se a volte ti senti perso nella comunicazione del tuo brand su LinkedIn o su qualsiasi altro social e online, l’Accademia di Personal Branding Semplificato© ed Etico può aiutarti a ritrovare chiarezza.
10) Bilanciare presenza online personale e professionale
La distinzione tra sfera privata e pubblica non è così netta come pensiamo! Un messaggio può rimanere in rete per sempre. Per questo, è fondamentale utilizzare i profili social in maniera coerente con l'immagine che vogliamo dare di noi stessi.
La presenza digitale ha creato innovazione senza permesso, determinando un cambiamento profondo in tantissimi settori. Ma la parte più entusiasmante? Ha anche creato nuove opportunità, permettendoci di strutturare modelli di lavoro innovativi che sfruttano le tecnologie d'avanguardia!
Leggi anche Gestire i social in modo intelligente e automatico.
11) Misura l'impatto del Personal Branding
Misurare l’impatto del personal branding attraverso dati concreti è fondamentale, perché i numeri aiutano a raccontare in modo oggettivo la storia del nostro successo professionale. Non basta “sentire” di essere più visibili o apprezzati: è utile definire degli indicatori chiave e monitorarli nel tempo per capire se le azioni messe in campo stanno davvero portando valore.
Ecco alcuni indicatori efficaci da considerare:
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Avanzamenti e riconoscimenti di carriera
Valuta se il tuo percorso ha registrato promozioni, premi interni o feedback positivi da parte di manager e colleghi. Sono segnali chiari che il tuo brand personale è percepito come rilevante. -
Tempi e qualità di assunzione
Un personal brand forte può ridurre i tempi di selezione per nuovi ruoli interni o esterni, facilitando l’incontro tra il tuo profilo e le opportunità. -
Attrattività del team e riduzione dei costi di selezione
Se il tuo modo di lavorare e comunicare attrae talenti, il tuo brand contribuisce a rendere il team più credibile e interessante, con benefici anche sul processo di recruiting. -
Retention e stabilità dei dipendenti
Un ambiente in cui emergono figure riconosciute e rispettate favorisce la permanenza media dei collaboratori: la tua reputazione può influire sulla cultura aziendale e sulla motivazione delle persone. -
Coinvolgimento in progetti trasversali
Essere chiamato a partecipare a iniziative che coinvolgono più reparti indica fiducia e riconoscimento del tuo contributo. È uno dei segnali più tangibili del peso del tuo personal brand.
Inoltre, puoi tracciare la crescita della tua influenza online attraverso metriche come menzioni sui social media, commenti, like e condivisioni dei tuoi contenuti professionali.
Se senti che le tue idee sono tante ma non sai come ordinarle, l’Accademia di Personal Branding Semplificato© ed Etico ti dà un metodo semplice da sperimentare.
12) Feedback e valutazioni professionali
Il feedback è uno strumento potente: non solo misura la performance, ma diventa un vero motore di crescita personale e professionale. Una valutazione ben strutturata aiuta a orientare i comportamenti, a identificare punti di forza e aree di miglioramento, creando momenti preziosi di riflessione sul proprio operato.
I sistemi di valutazione funzionano davvero quando sono progettati con l’obiettivo di migliorare la qualità del lavoro e stimolare lo sviluppo delle persone, piuttosto che di individuare chi non performa. Per questo è essenziale che siano percepiti come equi, trasparenti e affidabili: solo così diventano uno strumento di fiducia reciproca, capace di generare motivazione e non resistenza.
Ecco alcuni consigli pratici su come usare al meglio i feedback per trasformarli in uno strumento di crescita:
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Ascoltali con apertura, non con difesa
Evita di interpretarli come un giudizio personale. Chiediti invece: “cosa posso imparare da questo?” Anche un feedback critico può diventare un’opportunità se lo accogli con curiosità. -
Fai domande per chiarire
Se un commento ti sembra generico, chiedi esempi concreti o suggerimenti pratici: “Puoi indicarmi un episodio specifico in cui avrei potuto gestire meglio la situazione?”. Questo ti aiuta a tradurre il feedback in azioni reali. -
Trasforma i feedback in obiettivi
Non lasciarli nel vago: definisci piccoli passi di miglioramento. Ad esempio, se ti viene segnalata poca chiarezza nelle presentazioni, puoi darti come obiettivo di strutturare le slide con 3 messaggi chiave. -
Mostra che li metti in pratica
Far vedere che hai ascoltato e agito sui feedback ricevuti aumenta la tua credibilità e rafforza la fiducia con colleghi e superiori. Puoi dire: “Ho applicato il tuo consiglio nella riunione di oggi, e ho notato che la comunicazione è stata più fluida”. -
Cerca feedback continuativi
Non aspettare solo la valutazione annuale: chiedi regolarmente opinioni sul tuo lavoro. Questo ti permette di correggere la rotta in tempo e dimostra proattività.
13) Trasforma il Brand in opportunità di carriera
Se hai iniziato ad applicare i consigli dei punti precedenti ora puoi passare a trasformare il tuo personal brand in uno strumento per "aprire porte lavorative" che sembravano chiuse. Con il tempo ho capito che trasformare la propria immagine professionale in opportunità di carriera è una vera arte, fatta di strategia e passione.
Il personal brand non è solo un biglietto da visita: se gestito con strategia, può diventare un vero acceleratore di carriera. Far emergere il proprio valore in modo chiaro e coerente significa farsi riconoscere come professionista affidabile, distintivo e pronto a nuove sfide.
Per trasformare il tuo brand in opportunità concrete:
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Rendi visibili i tuoi risultati
Non limitarti a lavorare bene: condividi i successi con colleghi e manager, mostrando come il tuo contributo ha generato impatto reale. -
Costruisci una rete di relazioni solide
Il tuo brand prende forza anche dalle connessioni: coltiva rapporti di fiducia con colleghi, superiori e contatti esterni, così il tuo nome sarà associato a competenza e affidabilità. -
Allinea il tuo brand ai tuoi obiettivi di carriera
Chiediti: dove voglio arrivare? Se aspiri a un ruolo di leadership, comunica capacità di guida; se vuoi specializzarti, punta sulla tua autorevolezza tecnica.
Quando il tuo personal brand racconta non solo chi sei oggi, ma anche chi vuoi diventare domani, le opportunità di carriera iniziano a cercare te, invece che il contrario.
Quando si tratta di chiedere una promozione o un aumento, il personal branding diventa un alleato prezioso. Avere chiaro il proprio valore e saperlo comunicare con sicurezza aumenta di molto le possibilità di successo.
La chiave è distinguersi: una proposta di valore unica e ben definita ci permette di emergere e di essere più convincenti nelle trattative. In fondo, tutto dipende da quanto sappiamo raccontare i nostri punti di forza.
Per massimizzare l'attrazione di progetti strategici, è necessario:
- Condividere frequentemente contenuti rilevanti nel proprio settore
- Privilegiare la qualità rispetto alla quantità nei post
- Mantenere una presenza costante e professionale
Nella mia Accademia di Personal Branding Semplificato© ed Etico ti mostro come trasformare la tua presenza professionale in un vero magnete per progetti strategici, aiutandoti a costruire un percorso chiaro e coerente che apra nuove strade alla tua carriera.
14) Costruire un network di supporto interno
I migliori "networkers" sono spesso ottimi ascoltatori più che chiacchieroni. La formula vincente è sorprendentemente semplice: "conosci, chiedi, ascolta, impara, agisci, ringrazia".
Anche quando non si cerca attivamente lavoro, è fondamentale dedicare almeno dieci minuti al giorno alla lettura dei post dei propri contatti su LinkedIn. Questo piccolo investimento di tempo può portare a connessioni professionali di qualità straordinaria!
Offrire supporto agli altri, senza aspettarsi nulla in cambio, può portare a opportunità inaspettate e trasformative per la propria carriera.
Se senti che stai lavorando tanto ma i risultati non arrivano, una consulenza personalizzata può farti capire dove intervenire.
Se senti che è arrivato il momento di far emergere davvero il tuo valore professionale e trasformare la tua esperienza in un brand che apre porte e crea opportunità, nella mia Accademia di Personal Branding Semplificato© ed Etico ti guido passo dopo passo. Non si tratta solo di strategie, ma di trovare il tuo modo unico di raccontarti e farlo risuonare nel mondo del lavoro.
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Argomenti trattati:
Ruggero Lecce
Consulente senior di
Personal Branding Semplificato© e Web
marketing Creativo per liberi professionisti. E’
consulente web di alcuni dei più importanti formatori italiani,
autori e personaggi noti del panorama italiano.
Autore del libro Blog per l'anima© e di video corsi
sul web marketing, personal branding, blogging e crescita
professionale. Come esperto di marketing scrive per diversi siti e
riviste nazionali.
Fondatore dell'Accademia di Personal Branding Semplificato© ed Etico, la prima accademia italiana dedicata ai liberi professionisti, consulenti, autori, imprenditori e manager che desiderano costruire un'immagine professionale autentica e in linea con i propri valori.
Tra le varie competenze e
specializzazioni ha frequentato e conseguito la Leadership
University (2011), la Experts University (2012), il Personal
Leadership Training (2010), l’Emotional Fitness (2010), il Fitness
Cognitivo-Emotivo (2011), il Web Business Applicant (2010), lo
Shine Your Talent (2014), il Web Training Lab (2010) e la
certificazione in Practioner of Neuro Linguistic
Programming® – dott. Richard Bandler (2015). Fa parte
della prima Accademia di Growth Hacking, marketing, business e
innovazione in Italia. Ha ricevuto la qualifica ufficiale di
esperto in Framework360.
Ha fondato CLN Solution azienda italiana
specializzata nel web marketing per professionisti e blogger. Ha
collaborato con società note sia del mercato italiano che in quello
internazionale. Tiene corsi di formazione e business coaching per
professionisti e imprenditori.
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